Il paper affronta il tema della rappresentanza politica delle aree rurali periferiche. La chiave di lettura del fenomeno è il corporativismo, una dottrina e una prassi socio-istituzionale che ha avuto alterne fortune in Italia e nel mondo. In ogni caso, il corporativismo classico o settoriale è stato considerato a lungo come la forma principale di rappresentanza del mondo agricolo e per trasposizione del mondo rurale. L’ipotesi guida del paper è che il corporativismo si sia stratificato aggiungendo forme nuove. Così le tradizionali categorie che lo contraddistinguono (accentramento della rappresentanza, monopolio della membership, negoziati e accordi fra pochi grandi attori pubblici e privati) restano validi criteri di analisi. Nel paper si utilizzano disparate fonti di informazione per giungere ad una tipologia prospettica di forme di corporativismo rurale in Italia, da quella più classica operata dai municipi a forme assai sofisticate e di esito incerto che derivano dalla ‘projectification’, una procedura condivisa a diverso grado da attori locali, intermedi e centrali.
La rappresentanza delle aree rurali periferiche fra corporativismo e slanci utopici
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Osti G. (2022) "La rappresentanza delle aree rurali periferiche fra corporativismo e slanci utopici
" Regional Studies and Local Development, 3(1), 117-140. DOI: 10.14658/pupj-RSLD-2022-1-4
Year of Publication
2022
Journal
Regional Studies and Local Development
Volume
3
Issue Number
1
Start Page
117
Last Page
140
Date Published
12/2022
ISSN Number
2784-8361
Serial Article Number
4
DOI
10.14658/pupj-RSLD-2022-1-4
Issue
Section
Articles